Uno dei prodotti migliori per pulire una superficie verniciata è la liscivia: tuttavia, prima di utilizzarla per una pulitura a fondo, è consigliabile fare una prova, per stabilire come la vernice reagisce al trattamento con la liscivia.
Preparare una soluzione di g 50 di liscivia (circa 3 cucchiai) in un litro di acqua tiepida, impregnare con questa un tampone di ovatta e cominciare a pulire una piccola superficie in una zona poco in vista, per esempio dietro una porta.
Se si deve pulire una vecchia vernice gliceroftalica, un’emulsione vinilica di buona qualità, una lacca o uno smalto, non si corre il rischio di avere sorprese sgradevoli, poiché queste vernici sono molto resistenti e possono sopportare il lavaggio con la liscivia.
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Se si tratta, invece, di una vecchia vernice a olio, il lavaggio con la liscivia la rende opaca o giallognola. Insistendo a pulire, può darsi che la pellicola superficiale si sciolga e che l’ovatta si impregni dei pigmenti della vernice. In questo caso, dopo il lavaggio con la liscivia, che modifica in parte il colore della vernice, passare una mano di vernice fresca.
Se la parete da lavare è trattata con vernice ad acqua o a colla, non è possibile procedere al lavaggio, poiché l’ovatta impregnata di acqua e liscivia scioglierebbe immediatamente la vernice. Per pulire la parete, staccare del tutto la vernice esistente oppure dare un’ altra mano di vernice dello stesso tipo.
Secondo i casi, si può effettuare un lavaggio a fondo con la liscivia, per ridare alla vernice un aspetto smagliante, o un lavaggio sverni-ciante che, sciogliendo la vecchia vernice, prepari la superficie prima di applicare un’altra mano.
Lavaggio di pulitura
Preparare una soluzione di acqua e liscivia (g 10, pari a circa due cucchiaini da caffè, in un litro di acqua tiepida) e passarla su tutta la superficie, aiutandosi con una grossa spugna o con una spazzola rotonda. Lavorare dal basso verso l’alto, per evitare che la soluzione, gocciolando, scolorisca la tinta; sciacquare con un’altra spugna e abbondante acqua tiepida pulita.
Lavaggio sverniciante
Serve a mettere a nudo una superficie e a prepararla per l’applicazione di una nuova mano di vernice. Preparare una soluzione piuttosto forte (kg 1 di liscivia in 110 di acqua calda) e passarla sulla vernice. Se si tratta di una superficie verticale, preparare una colla di farina, che può essere stesa su tutta la superficie senza pericolo di gocciolature. Lasciare agire l’impasto per una notte, poi sciacquare. Prima di trattare tutta la parete, fare una prova su una piccola zona possibilmente nascosta. Se il risultato non è del tutto soddisfacente, lasciare agire l’impasto più a lungo.
Per staccare una vernice particolarmente tenace, si può usare uno dei prodotti svernicianti che si trovano in commercio. Si tratta, in genere, di prodotti i cui solventi sono in grado di sciogliere anche le vernici più tenaci. Applicare il prodotto con un pennello, stendendo uno strato piuttosto spesso su tutta la superficie, e far agire per 10-15 minuti; quando sulla vernice cominciano a formarsi le bolle, passare con un raschietto. Infine, sciacquare con abbondante acqua pulita per togliere ogni traccia del prodotto sverniciante.
Tutte le vernici pulverulente, come il latte di calce o il biancone, usate spesso per i soffitti, sono del tipo ad acqua e si possono asportare lavando semplicemente con acqua. Si sconsiglia, in questi casi, di usare una soluzione di acqua e liscivia.
Se la vernice è ancora in buono stato, si può evitare il lavaggio e applicare una nuova mano, purché si tratti di un prodotto dello stesso tipo o di una vernice speciale, che ricopra senza difficoltà il biancone.
Attenzione. Molti prodotti svernicianti emanano vapori nocivi che possono provocare nausea, mal di testa, ecc. Si consiglia, quindi, di usarli in luoghi ben aerati ed eventualmente di indossare una maschera protettiva.