I piallacci sono fogli sottili, o “sfogliati”, di legno rimossi dal tronco a scopi decorativi o strutturali. Ironia della sorte, sebbene i piallaci delle essenze più rare siano stati utilizzati per realizzare alcuni dei più bei mobili mai prodotti, molti considerano ancora il legno impiallacciato inferiore al massello. Tuttavia pochissimi disconoscono che i piallacci, quando scelti in base alla venatura e al colore naturali o lavorati secondo disegni floreali o geometrici, conferiscono una qualità unica a mobili e oggetti in legno. Attualmente. grazie all’impiego degli adesivi moderni e dei fondi in legno lavorato particolarmente stabili. per certe applicazioni i prodotti impiallacciati sono superiori al massello. Con le risorse di essenze preqiate in graduale scomparsa, i piallacci consentono di usare economicamente il legno così da continuare a goderne la bellezza.
PRODUZIONE DEI PIALLACCI
La produzione dei piallacci richiede conoscenze specialistiche. La produzione inizia con l’acquisto dei tronchi. Il compratore deve avere la capacità di interpretare la qualità dei tronchi al fine di trasformarli in piallacci commercialmente validi. Utilizzando solo la propria esperienza e il proprio giudizio deve valutare la qualità del legno all’interno del tronco sulla base di un esame esterno.
Il compratore, osservando l’estremità del tronco, deve determinare la qualità del legname, la venatura potenziale dei piallacci, il colore e la proporzione di alburno e durame. Anche altri fattori che condizionano il valore dei tronchi devono essere notati, tra cui la presenza e l’estensione di macchie e di difetti quali fenditure. intrusioni di corteccia o nodi eccessivi e canali o sacche di resina. La maggior parte di questi fattori sarà evidente al primo taglio longitudinale del tronco, ma il compratore, naturalmente, deve decidere l’acquisto prima che i tronchi siano
Dopo che i tronchi sono stati acquistati e consegnati alla segheria, è l’esperienza del tagliatore di piallacci che conta. poiché è lui che deve decidere il modo migliore di trasformazione del tronco per produrre il massimo di piallacci di qualità elevata.
Classificazione
I piallaci, appena tagliati, sono presi dalla macchina e impilati in sequenza. Poi passano attraverso il procedimento di essiccazione prima di essere classificati. La maggior parte dei tipi è refilata con una sorta di ghigliottina cosi da ottenere forme e dimensioni regolari. Ma alcuni, come la radica o i piallacci di tasso, sono lasciati come tranciati dal tronco.
Il prezzo dei piallacci dipende dalle dimensioni e dalla qualità. Si cercano difetti naturali e di lavorazione, per esempio, e la classificazione avviene di conseguenza. I singoli tronchi possono produrre piallacci di valore diverso. I migliori sono classificati di prima qualità (o diritto) e hanno maggior valore di quelli più piccoli e scadenti di “seconda qualità” (o retro).
I piallacci sono raccolti secondo multipli di quattro allo scopo di accoppiarli e legati in “mazzi” da 16, 24, 28 e 32 fogli. I mazzi sono impilati in sequenza e i tronchi riassemblati sono conservati in magazzini freddi pronti alla vendita.
TAGLIO DEI PIALLACCI
I tronchi per piallacci sono tagliati dal fusto principale dell’albero tra le radici e il primo ramo. Dopo aver rimosso la corteccia, i tronchi sono controllati per individuare corpi estranei quali chiodi.
I tronchi. prima di essere trasformati in piallacci, sono ammorbiditi mediante immersione in acqua calda o a vapore. I tronchi possono essere trattati interi o tagliati prima in lette” con enormi seghe a nastro per adattarli al sistema di tranciatura. La durata del processo di condizionatura è regolata in base alla durezza e al tipo di legno oltre che allo spessore dei piallacci da tagliare. Può prendere giorni o settimane. I legni chiari quali l’acero non sono condizionati poiché il processo scolora i piallacci.
l sistemi per ricavare i piallacci sono sostanzialmente tre: segato. sfogliato, tranciato.
Segato
Fino agli inizi del diciottesimo secolo, quando furono introdotte le macchine per tranciare, tutti i piallacci erano tagliati usando seghe a mano e successivamente motorizzate. I piallacci così ottenuti erano relativamente spessi, anche sino a 3 mm circa.
I piallacci segati, sebbene comportino spreco di materiale, sono ancora prodotti con enormi segatrici circolari, ma solo per legni speciali o a fibre irregolari di difficile lavorazione quali le ritorte oppure ancora quando si dimostra il sistema più economico. In genere sono spessi da 1 a 2 mm.
Strisce di piallacci per impiallacciare possono essere ottenute anche con seghe a nastro e segatrici circolari da dilettanti, in particolare quando il sistema risulta più economico o quando permette di avere materiali più adatti alle esigenze specifiche dei piallacci reperibili in commercio.
Sfogliato
I piallacci strutturali di legni dolci e di alcuni legni duri sono ricavati con il sistema della sfogliatura. Il tronco intero è posto nella derouleuse, un grande tornio che rimuove un foglio ininterrotto di piallaccio.
Il tronco ruota contro la barra di pressione e il coltello che corrono per tutta la lunghezza della macchina. Il coltello è collocato sotto la barra e davanti a questa per lo spessore del piallaccio. La messa a punto di barra e coltello in rapporto al tronco è essenziale per evitare i difetti della superficie detti “segni di coltello”. A ogni giro completo del tronco, il coltello avanza automaticamente dello spessore del piallaccio.
I piallacci prodotti con questo sistema si riconoscono dal disegno caratteristico a onda in corrispondenza del taglio tangenziale continuo tra gli anelli di crescita.
La sfogliatura è un sistema molto indicato per ottenere piallacci adatti alla produzione di pannelli poiché possono essere tagliati in tutte le lunghezze.
Questo sistema, sebbene utilizzato soprattutto per produrre piallacci strutturali, è impiegato anche nella produzione di piallacci decorativi quali l’occhiolinato dell’acero.
Sfogliato eccentrico
La derouleuse può essere utilizzata anche per produrre ampi piallacci decorativi con l’alburno ai bordi in modo da ottenere una venatura abbastanza simile a quella caratteristica a paesaggio dei piallacci tranciati piani. Si ottiene collocando il tronco fuori centro sul mandrino della macchina cosi da avere una sfogliatura eccentrica.
Il “portatronco” è un dispositivo posizionato tra le punte del tornio per sostenere tronchi interi o mezzi tronchi. I piallacci prodotti con il portatronco sono tagliati con angolazione leggermente ridotta rispetto a quelli da tronchi montati eccentrici ma non sono altrettanto ampi.
La venatura è più stretta di quella a paesaggio dei piallacci tranciati piani.
Montando sul portatronchi tronchi semicircolari con il durame all’esterno si ha il sistema a sfogliatura rovescia, utilizzato per tagliare biforcazioni e tronchi dalla venatura decorativa.
Tranciato piano
La tranciatura piana 8 utilizzata per produrre piallacci decorativi di legni duri. Il modo in cui si trancia il tronco dipende dalle caratteristiche naturali del legno. Prima il tronco è tagliato longitudinalmente in due e le fibre valutate in funzione della venatura. Può essere ulteriormente tagliato in sezioni secondo la venatura da ottenere. L’aspetto della venatura è determinato infatti dal modo in cui i tronchi sono tagliati e montati per la tranciatura. La larghezza dei piallacci tranciati piani è limitata dalle dimensioni delle sezioni.
I tronchi a metà o in quarti, le parti, sono montati sul carrello scorrevole che si muove verticalmente. La barra di pressione e il coltello sono collocati orizzontali davanti al tronco e i piallacci sono tagliati a ogni movimento verso il basso del carrello. Dopo il taglio il coltello o il tronco avanza dello spessore del piallaccio.
Dai tronchi semicircolari tranciati piani si ricavano i piallacci a paesaggio utilizzati abitualmente in ebanisteria. Hanno la stessa attraente venatura delle tavole a tagli paralleli tagliate tangenzialmente.
I tronchi che mostrano venature insolite e attraenti quando tagliati radialmente sono trasformati in sezioni a quarti o circa a quarti. Queste sono montate in modo che i raggi midollari seguano il più possibile il verso del taglio in modo da produrre il maggior numero di piallacci tagliati radialmente.
Le sezioni a quarti possono essere montate anche per produrre piallacci tranciati piani in quarti. Sono più stretti dei piallacci a paesaggio ricavati dai tronchi semicircolari ma mostrano venature attraenti.
TIPI DI PIALLACCI
La produzione dei piallacci mette a disposizione una vasta gamma di legni duri, molti dei quali non sono adatti o economici da utilizzare sotto forma di massello. I singoli alberi possono essere trasformati in vari tipi di piallacci. La venatura non dipende solo dalle caratteristiche naturali del legno, quali colore, fibre e grana, ma anche dalla parte dell’albero utilizzata e da come è tagliato il piallaccio. La maggior parte è ricavata dal tronco principale, che produce i piallacci più lunghi e in genere con venatura più ampia. La varietà dei tipi si ottiene tagliando il tronco in modi diversi. Il nome del tipo può riferirsi al sistema di taglio (come nel noce a paesaggio) o alla parte dell’albero da cui è ricavato il piallaccio (come nella radica). La maggior parte dei
— piallacci tranciati sono spessi 0,6 mm. Per il restauro dei mobili sono reperibili anche piallacci più spessi, ma solo per alcune essenze.
ACQUISTO DEI PIALLACCI
I piallacci si possono acquistare a fogli singoli e a mazzi interi presso rivenditori specializzati. Poiché ai tini dell’accoppiamento è importante prendere i piallacci in ordine consecutivo, si deve essere riforniti dall’alto del mazzo. I rivenditori in genere non separano fogli scelti, poiché si ridurrebbe il valore del mazzo di piallacci.
Prima dell’acquisto, si calcola la superficie necessaria tenendo conto degli scarti. E’ consigliabile sbagliare per eccesso: i piallacci sono unici e se si deve ordinarne altri è motto improbabile si riesca a accoppiarli. Abitualmente i fogli sono venduti interi con prezzo a metro quadro, ma presso alcuni rivenditori sono disponibili anche in parti pretagliate con prezzo al pezzo. Per i lavori di intarsio sono reperibili confezioni speciali di piccoli pezzi di piallacci selezionati.
Abitualmente i piallacci interi in piccole quantità sono spediti arrotolati. I piallacci di piccole dimensioni, quali la radica e quelli ricavati dalle biforcazioni, in genere sono confezionati piatti, ma possono essere inviati nella confezione di piallacci arrotolati, in questo caso si deve inumidirli leggermente per poterli piegare senza spezzarli. Poiché i piallacci sono fragili, le confezioni arrotolate devono essere aperte con cautela per evitare che srotolandosi di colpo si danneggino. Le estremità fessurate sono abbastanza comuni. Per evitare che vi entri lo sporco, si riparano immediatamente con nastro di cada gommata (in particolare i legni chiari).
Quando i piallacci restano arricciati dopo averli srotolati, si inumidiscono con il vapore del bollitore o passandoli attraverso un vassoio pieno d’acqua quindi premendoli piatti tra due pannelli di truciolare. Non devono essere lasciati tra i pannelli in condizioni di umidità, altrimenti si sviluppa la muffa. I piallacci si conservano piatti proteggendoli da polvere e luce diretta; il legno infatti è sensibile alla luce e può schiarire o scurire secondo l’essenza.