Le seghe per legno risalgono a oltre 4000 anni. Nel corso dei secoli lo sviluppo tecnologico ha migliorato la qualità dei materiali usati nella loro produzione e ha messo a disposizione una grande varietà di soluzioni al problema di tagliare il legname: tagli rapidi, trasversali, di precisione ecc. La lama delle seghe ha una fila continua di denti affilati lungo il bordo o i bordi di taglio. l denti agiscono come minuscoli scalpelli o come lame di coltello rimuovendo trucioli o schegge sottili di legno che cadono a terra come segatura. Alcuni tipi di sega tagliano il legno durante il movimento di spinta in avanti, altri durante quello di trazione all’indietro.
Caratteristiche delle seghe per legno
Indice
Allicciatura dei denti
Se i denti fossero allineati uno dietro l’altro, la lama delle seghe resterebbe bloccata nel taglio dopo pochi minuti. Per eliminare il problema, tutti i denti tranne i più tini sono “allicciati”. I denti alterni sono piegati a destra o a sinistra così da tagliare una scanalatura, o strada, più larga della lama stessa.
Forma del denti
I denti delle seghe hanno forme diverse secondo il lavoro che devono compiere. I denti per tagli longitudinali (1) sono per i tagli lungo le fibre: sono larghi e con bordo tagliente verticale. I denti, affilati perpendicolari alla faccia della lama, hanno punte che tagliano il legno come scalpelli.
I denti per tagli trasversali (2) sono studiati per segare perpendicolarmente alle fibre senza rovinarle. Questo a esempio è necessario nel taglio di quasi tutti i giunti. Il bordo tagliente dei denti per tagli trasversali è leggermente inclinato all’indietro e affilato con una certa inclinazione così da formare bordo tagliente e punta. I denti agiscono come coltelli che incidono il legno sui due Iati della strada lasciando cadere lo scarto quando la strada stessa è liberata dal passaggio della lama. I denti alla giapponese per tagli trasversali (3) hanno forma simile, ma sono più alti e stretti e con la sommità smussata e affilata.
I denti per i due tagli (4) sono simmetrici e affilati su entrambi i bordi per segare lungo e perpendicolarmente alle fibre. Sono detti anche denti a triangolo isoscele.
Dimensione dei denti
Le seghe studiate per lavori delicati, quali il taglio dei giunti a coda di rondine, devono avere denti piccoli e allicciati finemente. I denti piccoli, però, tagliano lentamente. Per riuscire a tagliare rapidamente il legname, in particolare dei legni dolci resinosi, te seghe devono avere denti larghi con incavo profondo, per eliminare grandi quantità di segatura dalla strada.
La dimensione dei denti è misurata in base al numero denti in 25 mm (o1 pollice) di lama. Nonostante la diffusione del sistema metrico, le seghe sono classificate per denti per pollice (TPI), misurati dalla base di un dente alla base di un altro. In alternativa i denti sono misurati da punta a punta, in punte per pollice (PPI). La misura in punte per pollice è sempre maggiore di un’unità a quella in denti.
Talora le seghe sono a denti crescenti, cioè con denti sempre più larghi verso l’impugnatura. Il taglio si inizia con i denti più piccoli sino a strada ben avviata, quando si può usare tutta la lunghezza della lama.
Denti in lega
Molte seghe sono prodotte con lama a denti in lega. Conservano l’affilatura più a lungo dei denti normali in acciaio, ma non possono essere affilati a mano con la lima.
Sega a mano per legno
Tutte le seghe a mano hanno lunghe lame flessibili e molto alte per mantenere diritti i tagli. Le lame migliori sono rastremate, hanno cioè spessore ridotto sopra i denti per ingombrare di meno nella strada. Hanno anche il dorso obliquo, con una curva dolce a S che scende rapidamente verso la punta per migliorare il bilanciamento dell’attrezzo.
Per ridurre l’attrito a volte le lame sono rivestite in litetrafluoroetilene (PTFE).
IMPUGNATURA
L’impugnatura deve essere montata poco dietro la lama per avere la massima spinta a metà circa della fila dei denti. La maggior parte delle seghe monta una robusta impugnatura chiusa, in legno o in plastica, ma se ne trovano ancora con la vecchia impugnatura a manico di pistola.
TIPI DI SEGNE A MANO
Segaccio
Il segaccio è la sega a mano più grande, con lama lunga 65 cm e con 5 punte per pollice. E’ un attrezzo usato solo per segare il massello nel verso delle fibre.
Saracco
Il saracco è lungo da 60 a 65 cm con 6 o 8 punte per pollice. E’ la sega ideale per tagliare in lunghezza le tavole in massello. ma è piuttosto imprecisa con il legno lavorato. Alcuni modelli sono realizzati con denti alla giapponese. E’ detto anche segaccio per tagli trasversali.
Segaccio per tagli fini
I segacci per tagli fini hanno denti per tagli trasversali da 10 a 12 punte per pollice, per segare il legno lavorato: possono essere usati anche come seghe per tagli trasversali di legni sottili. La lunghezza della lama varia da 50 a 55 cm.
Sega da falegname
La sega da falegname tradizionale (a destra) non è cambiata molto dal medio evo a oggi. La lama sottile è tenuta in tensione regolando la corda a doppio o il cavo metallico che corre tra le due aste, dette traverse. La lama può essere ruotata per liberare il telaio dal pezzo durante i tagli longitudinali di tavole molto lunghe. Si possono montare lame con 4,5 e 6 punte per pollice.
UTILIZZO E MANUTENZIONE DELLE SEGHE A MANO
Il pezzo va posizionato in modo da poter segare con angolo di 45° circa rispetto alla superficie e con la lama allineata all’avambraccio.
Controllo della sega
La sega si impugna tenendo l’indice allungato verso la punta della lama (1) per poterla controllare meglio e per evitare che l’impugnatura ruoti nella mano. Il taglio si inizia lavorando dalla parte dello scarto della linea tracciata con pochi colpi all’indietro e guidando la lama con il pollice della mano libera (2).
Una volta definita la strada, si usa tutta la lunghezza della lama con passate lente e regolari; quelle rapide e irregolari sono faticose e imprecise. Quando la lama inizia a deviare dalla linea, la si torce leggermente per riportarla in posizione. Se la strada tende a chiudersi e a bloccare la sega, si tiene aperta con cunei sottili (3). Le passate saranno più uniformi e regolari se si passa la lama con una candela.
Completamento del taglio
Mentre si finisce di segare in lunghezza la tavola, si sostiene lo scarto con la mano libera (4). Si taglia lentamente e con delicatezza per non strappare le ultime fibre del legno.
Quando si è vicini all’estremità delle tavole lunghe o dei pannelli di legno lavorato, si gira intorno al pezzo e si sega nella direzione opposta verso la strada appena fatta oppure nella stessa direzione, ma impugnando diversamente l’attrezzo (5). A volte utilizzando questa impugnatura è necessario posizionare il pezzo all’altezza del banco di lavoro per non colpire il pavimento con la punta della lama.
Manutenzione delle seghe a mano
Quando non si utilizzano le seghe, si proteggono i denti della lama con un guardalama di plastica. Se si devono riporre per lunghi periodi, si awolgono le lame in stracci imbevuti d’olio per impedire la formazione di ruggine. Le macchie di ruggine si eliminano con acquaragia.
SOSTEGNI PER IL PEZZO
Se il pezzo in lavorazione non è ben sostenuto, non si può segare in modo efficace e sicuro. Le tavole in massello e le strisce di pannelli di legno lavorato si appoggiano su cavalletti alti 55 cm. I materiali sottili ondeggiano e rimbalzano se non sono sostenuti con robuste tavole ai due lati della linea di taglio. Il pezzo si tiene premuto in posizione con un ginocchio. Se si sega all’altezza del banco di lavoro, si blocca il pezzo al piano del banco con i morsetti a G o tra i fermi del banco.
Tagli trasversali su cavalletti
Le tavole corte si segano appoggiate a un cavalletto solo, ma quelle lunghe devono essere sostenute da due cavalletti.
Tagli longitudinali
Quando con il taglio si giunge al cavalletto, lo si sposta dall’altra parte della lama.
Appoggi per pannelli sottili
I pannelli sottili si appoggiano su due tavole.
Tagli trasversali con la sega da falegname
Per i tagli trasversali con la sega da falegname si regola la lama di poco non allineata al telaio cosi da poter vedere sotto la linea di taglio. Alla fine si sorregge lo scarto passando la mano libera attraverso il telaio e dietro la lama.
Tagli longitudinali con la sega da falegname
Si blocca il pezzo in modo che sporga dal piano del banco di lavoro. Si regola la lama a 90° rispetto al telaio e si lavora impugnando la sega con due mani per controllarla.
Prezzi delle seghe a mano per legno
Scegliere la sega a mano giusta per il legno è fondamentale per chiunque lavori nel campo della falegnameria, sia che si tratti di un professionista esperto o di un appassionato fai da te. Una buona sega può fare la differenza tra un lavoro ben fatto e un lavoro mediocre. Per aiutarti a scegliere l’attrezzo più adatto alle tue esigenze, abbiamo compilato una lista delle seghe a mano per legno più vendute. Questi strumenti si distinguono per la loro qualità, maneggevolezza e precisione di taglio, ed hanno ricevuto recensioni positive da parte di una vasta gamma di utilizzatori. Continua a leggere per scoprire le seghe a mano per legno più vendute sul mercato.