Risulta essere buona norma della falegnameria tracciare un componente dall’altro tutte le volte che è possibile. li modo in cui si tracciano i giunti a coda di rondine è l’esempio perfetto. Questo sistema non solo permette di ottenere
tracciamenti molto precisi, ma evita anche tutti gli errori di lettura del metro.
Attrezzi per misurare e tracciare
Indice
Metro a stecche
Il tradizionale metro a stecche per falegnameria è in bosso con cerniere e terminali protettivi in ottone.
I metri ben fatti, una volta estesi, restano rigidi sino a quando non sono deliberatamente ripiegati. Quelli lunghi 2 m. che si ripiegano in dieci parti uguali, sono il tipo più comune. Sono reperibili anche in altri materiali, ma quelli in legno sono preferibili perché non rigano le superfici delicate
Riga flessibile
La riga flessibile in acciaio è soprattutto un attrezzo da fabbro, ma una lunga 30 cm almeno è indispensabile per i tracciamenti di grande precisione. Si può usare anche come riga di controllo.
Sono molto comode quelle con lato segnato come le righe per individuare l’asse, o con marche simmetriche segnate dal punto centrale alle estremità della riga.
Riga di controllo
L’attrezzo, una striscia di acciaio non marcata con un bordo smussato, è usato per controllare la planarità delle superfici e come guida per tracciare linee di taglio diritte con il coltello. Essendo spesse e relativamente pesanti, sono molto comode per tenere in posizione i piallacci durante la rifilatura in misura. In genere sono lunghe da 50 cm a 2 m.
Metro a nastro
Il metro in nastro flessibile d’acciaio, lungo di solito 5 m ma reperibile anche con lunghezze diverse. da 1 a 9 m, è un attrezzo indispensabile in tutti i laboratori. Anche le bindelle sono metri a nastro, ma in fibre e con lunghezza maggiore di 10 m.
Il gancio all’estremità del metro è fissato volutamente lento così da poterlo regolare per prendere le misure interne e esterne. Il gancio può spostarsi se si lascia riavvolgere di scatto il nastro. Sono preferibili i modelli con dispositivo di fermo che impedisce al nastro di rientrare accidentalmente.
Squadra a zoccolo
La squadra a zoccolo (o a battente) ha lama in acciaio a lati paralleli fissata a angolo retto allo zoccolo in legno, in acciaio fuso o in plastica. Si usa per controllare la precisione degli angoli a 90° e per tracciare linee perpendicolari al bordo. Le squadre con angolo superiore interno smussato a 45° si usano per tracciare i giunti a ugnatura.
Le squadre con zoccolo in acciaio fuso o in plastica non si deformano perché i materiali sono inerti. Gli zoccoli in legno invece reagiscono all’umidità e i ribattini che tengono la lama possono allentarsi. E’ pur vero che le squadre con zoccolo in palissandro bordato in ottone sono attrezzi di fattura squisita.
Le squadre a zoccolo con lama lunga 30 cm sono le più utilizzate.
Squadra zoppa
La lama della squadra zoppa è montata sullo zoccolo con angolo di 45°. Si usa per tracciare i giunti a ugnatura e per controllare l’accuratezza dei due mezzigiunti.
Falsa squadra
La falsa squadra funziona come la squadra zoppa, ma la sua lama può essere regolata su tutti gli angoli e bloccata in posizione con la leva o con la vite incorporate.
Sagoma per code di rondine
La sagoma si usa per tracciare i giunti a coda di rondine. Un’ala serve per tracciare le code sui legni dolci con rapporto 1-6, mentre l’altra, con rapporto 1.8, si usa per i legni duri.
Coltello per tracciare
I tracciamenti preliminari dei giunti si eseguono a matita, ma poi si usa sempre il coltello per tracciare, cosi da separare le fibre del legno per ottenere bordi netti quando si sega lungo le linee. La lama ha smusso obliquo affilato su un lato solo. Si tiene il coltello sul lato dello scarto, facendone scorrere il lato piatto della lama contro la squadra a zoccolo.
USO DEGLI ATTREZZI PER MISURARE E TRACCIARE
Tutti i falegnami hanno bisogno di più attrezzi per le fasi iniziali di misurazione e tracciamento del legname. Gli attrezzi devono essere usati e conservati con cura.
Divisione delle tavole in parti uguali
Per dividere le tavole in parti uguali si usa la riga. Per dividerle in cinque, per esempio, si allinea l’estremità della riga a un bordo della tavola e la quinta suddivisione all’altro, poi si fa un segno a matita in corrispondenza delle divisioni da uno a quattro.
Controllo dell’imbarcatura. Le deformazioni ampie sono visibili a occhio, ma le imbarcature modeste si individuano tenendo la riga flessibile appoggiata trasversalmente alle estremità della tavola.
Controllo della planarità. Si posa la riga di controllo di taglio sulla superficie di cui si vuole controllare la planarità. Se si intravvedono sprazzi di luce sotto il bordo o se oscilla su punti sporgenti, la superficie non è piana. Per controllare superfici ampie si ruota la riga a vari angoli.
Misure interne e esterne. Quando si prendono le misure esterne, si aggancia il metro a un bordo del pezzo e si legge sul nastro in corrispondenza dell’altro bordo (1). Per le misure interne, si legge il metro in corrispondenza del punto in cui entra nella scatola, poi per ottenere la misura effettiva si aggiunge la lunghezza della scatola stessa (2).
Controllo della squadra a zoccolo
Per controllare la precisione delle squadre a zoccolo, prima si traccia una linea perpendicolare usando la squadra stessa. Poi si capovolge la lama e la si allinea alla linea segnata. Il bordo della
lama e la linea devono combaciare esattamente.
Uso della squadra a zoccolo. La squadra a zoccolò si usa anche per controllare che le due parti dei giunti formino angoli retti (1). Per tracciare gli angoli retti, si tiene premuto lo zoccolo contro il pezzo e si fa scorrere lungo la lama la matita o il coltello per tracciare (2). Per tracciare le ugnature, si mette la faccia inclinata dello zoccolo contro il pezzo e si traccia la linea a 45°(3).
Controllo delle ugnature. Si fa scivolare la squadra zoppa sopra l’angolo esterno del mezzogiunto a ugnatura. La lama deve essere a contatto del legno per tutta la larghezza del giunto.
Altri attrezzi per tracciare
Graffietto comune
Le linee parallele ai bordi piallati si tracciano con il graffietto. Il segnatoio, una punta affilata in acciaio, è fissato a un’estremità dell’asta in legno duro. Lo zoccolo, o guida. scorre sull’asta e viene bloccato alla distanza necessaria dal segnatoio mediante la vite a alette. Per evitare l’usura la faccia di contatto dello zoccolo è munita di strisce di ottone incassate a filo. Le aste standard sono lunghe 20 cm, ma per i tracciamenti su tavole più grandi sono reperibili anche aste lunghe 30 cm.
Graffietto a lama
Il graffietto a lama è simile sotto tutti gli aspetti al graffietto comune, ma invece della punta ha una piccola lama tenuta in posizione da un cuneo d’ottone. E’ stato studiato per i tracciamenti perpendicolari alle fibre per i quali il segnatoio del graffietto comune rovinerebbe la superficie del legno. La lama standard è arrotondata. ma può essere sostituita con lame affilate come coltelli per tagliare i piallacci.
Graffietto a due segnatoi. Il graffietto a due segnatoi ha due punte per incidere allo stesso tempo entrambi i lati di tenoni e mortase. Un segnatoio è fisso, mentre l’altro attaccato al cursore metallico è regolabile mediante la vite a alette all’estremità dell’asta. La maggior parte dei graffietti a due segnatoi sono attrezzi a doppio uso, con segnatoio fisso singolo sul lato opposto dell’asta come quello dei graffietti comuni.
Graffietto per bordi curvi. L’incisione di linee parallele su bordi curvi è difficoltosa con lo zoccolo piatto dei normali graffietti a due segnatoi. L’apposita guida in ottone dei graffietti per bordi curvi si appoggia su due punti impedendo all’attrezzo di ondeggiare mentre segue il bordo del pezzo. Si può usare anche per i bordi diritti.
ALTRI ATTREZZI
Rilevatore di profili
Il rilevatore di profili ha una serie di punte metalliche o di lamelle di plastica che, quando premute contro le cornici, scorrono all’indietro riproducendone esattamente la forma. Una molla centrale tiene in posizione le punte per attrito.
Bobina di filo gessato
Con il graffietto non è possibile tracciare linee diritte sulle tavole con bordi naturali, ma le linee di taglio possono essere tracciate con spezzoni di filo. Il filo è avvolto all’interno della custodia contenente il gesso colorato, di cui si ricopre tutte le volte che si estrae. Si tiene ben teso il filo lungo la linea di taglio prevista, poi lo si fa scoccare come la corda degli archi contro la tavola: sulla superficie di questa rimarrà una linea di gesso.
UTILIZZO DEI GRAFFIETTI
Quando si usano i graffietti, a segnatoio o a lama, lo scopo è sempre di lasciare sul pezzo linee nette ma fini: le linee profonde possono danneggiare il legno.
Regolazione del graffletto. Dopo aver regolato lo zoccolo con la riga (1), lo si blocca in posizione con la vite a alette. Si controlla la misura e si effettua l’aggiustaggio finale picchiettando la base dell’asta sul banco per aumentare la distanza tra segnatoio e zoccolo (2). Se è necessario ridurla, si picchietta la punta dell’asta (3).
Graffietto a due segnatoi. Si regolano i due segnatoi sulla larghezza della lama del bedano poi si regola lo zoccolo sullo spessore della traversa.
Tracciamento con i graffietti. Si preme lo zoccolo del graffietto contro il bordo del pezzo, poi si spinge l’attrezzo allontanandolo in modo che il segnatoio tracci con la punta dietro l’asta, incidendo appena il legno.
Individuazione dell’asse. Per alcuni tipi di giunto è essenziale individuare l’asse della traversa, ma il metro non dà la precisione necessaria. Si regola il graffietto a metà spessore della traversa, quindi si controlla tenendo lo zoccolo contro un lato della traversa e tracciando un solo punto. Si effettua lo stesso tracciamento dall’altro lato. Se i due segni corrispondono esattamente. il graffietto è regolato sull’asse della traversa. Se sporgono o cadono poco prima dell’asse. si regola il graffietto sino a quando coincidono.
Taglio di strisce di piallaccio. Si allineano i bordi piallati del piallaccio ai bordi diritti di una tavola. Tenendo fermo il piallaccio. si tagliano strisce a bordi paralleli con il graffietto a lama.
SQUADRATURA DEL LEGNAME
La squadratura consiste nel rendere con la pialla piane e perpendicolari tra loro superfici adiacenti.
Sistema di squadratura. Si sceglie la faccia migliore per colore, fibre. venatura e mancanza di difetti, la si pialla piana e la si contrassegna come faccia di riferimento con un anello prolungato sino a uno spigolo (1). Si pialla poi lo spigolo perpendicolare alla faccia, si controlla con la squadra a zoccolo e lo si segna con una freccia rivolta verso il contrassegno della faccia (2). Questo ora è il bordo di riferimento. Tutte le altre misure devono essere prese dalla faccia o dal bordo di riferimento.
Si fa scorrere il graffietto, regolato sullo spessore prescelto, sulla faccia di riferimento e si traccia una linea sui due bordi (3). Si pialla quindi sino alle linee il retro non spianato (4). Si segna la larghezza sulle facce a partire dal bordo di riferimento (5), poi si pialla in misura il pezzo (6).
GRAFFIETTI DI FORTUNA
Quando la precisione assoluta non è importante, si tiene la punta della matita parallela al bordo del pezzo guidandola con la punta delle dita (1). Per misure più larghe, si appoggia la punta della matita contro l’estremità della riga perpendicolare al bordo e si usano le dita che impugnano la riga come zoccolo del graffietto.