Tra gli strumenti musicali, quelli a corde, da suonarsi con un plettro o con le dita, offrono forse le maggiori soddisfazioni ai ragazzi. Questi strumenti offrono la possibilità di suonare pezzi a più voci (mentre gli strumenti ad arco permettono soltanto l’esecuzione di melodie ad una voce, magari con occasionale accompagnamento sulla corda vicina) e la loro tecnica è, in complesso, più facile ad imparare. Gli strumenti più usuali di questo genere sono il mandolino e la chitarra, frequenti ed allegri compagni delle nostre gite; le loro corde danno un suono particolarmente adatto ad accompagnare le canzoni. Il mandolino ha, come è noto, una cassa armonica panciuta; la chitarra invece è piatta ed è perciò più facile a costruire. Se sostituiamo, alla caratteristica cassa armonica della chitarra, una cassa triangolare, ci troveremo bell’e pronta una balalaica, la cui costruzione è descritta qui di seguito (fig. 157).
Cassa armonica: Iniziamo con la costruzione della cassa armonica, composta dai pezzi della figura 158. I due piani sono di legno compensato (2-3 mm) oppure, se vogliamo avere uno strumento più perfetto, di acero (2 mm); le tre paretine sono di abete (5 mm). Nella rientranza delle paretine laterali s’inserirà il manico. Come si vede nella figura 159, il telaio si ottiene con l’aiuto di tre cunei di legno dolce, dopo aver smussato i lati corti delle assicelle in modo da farle combaciare perfettamente. Incolliamo prima il triangolo delle assicelle; aggiustiamo con precisione l’angolo dei cunei prima di incollarli negli angoli; fissiamo poi tutto con alcune viti. Naturalmente i cunei non. devono superare la larghezza del telaio. Prima di passare alla costruzione del manico, incolliamo ancora il fondo, affinché, ben pressato da alcuni pesi, formi corpo unico col telaio.
Manico: Il manico è costituito da un’assicella di 20 mm di spessore, lunga 440 mm e la cui larghezza si riduce da 60 a 50 m in modo uniforme. Il lato più stretto termina in un perno largo 35 mm, sul quale sarà incollata la cavicchiera. Nel lato più largo assottigliamo il manico di 2 mm, per la lunghezza di 65 mm, mediante una lima o lo scalpello (fig. 160), formando così la sede per il coperchio.
Cavicchiera: È costituita da un trapezio di legno duro (12-15 mm), con una rientranza esattamente corrispondente al perno del manico. Cavicchiera e manico formano un angolo ottuso; dobbiamo perciò sagomare le testate a contatto (vedi indicazione dell’angolo, nella figura 160). La cavicchiera ha gli spigoli arrotondati ed è provvista di 6 fori (diametro 5 mm). Anche gli spigoli inferiori del manico vengono un arrotondati, lasciando però intatti gli ultimi 70 mm, dove il manico sarà inserito nella cassa.
Incolliamo ora la cavicchiera sul manico, assicurando la giuntura con quattro viti a testa conica (fig. 160), ed incolliamo pure il manico nell’angolo della cassa, dopo aver sagomato gli spigoli nelle rientranze delle paretine (fig. 161). Il manico deve trovarsi esattamente di fronte al centro della paretina di fondo ed il suo piano superiore (abbassato di 2 mm, come abbiamo visto prima) deve coincidere col bordo superiore del telaio. Anche questa giuntura viene assicurata con tre viti a testa conica. Possiamo ora incollare il coperchio, il cui prolungamento rettangolare deve combaciare esattamente con la battuta del manico.
Piani e spigoli vengono poi puliti con carta vetrata, dipinti con mordente di legno (mogano chiaro) e lucidati.
Cavicchi: Possiamo comperare i sei cavicchi necessari per tendere le corde in un negozio di strumenti musicali. Adattiamo i fori della cavicchiera ai perni leggermente conici dei cavicchi, e foriamo i perni nella parte più larga con un trapano sottile; attraverso questi fori, che dovranno trovarsi a circa 5 mm dal piano della cavicchiera, passeranno poi le corde (fig. 162).
Ponti e tendicorda: Il ponte superiore è un bastoncino 4 x4 mm (fig. 163), con 6 tacche, distanziate di 8 mm, per le corde. Il ponte è incollato all’estremità superiore del manico. Il ponte inferiore, costituito da un listello 10 x 15 mm e provvisto di 6 tacche distanziate di 10 mm (fig. 163), s’incolla parallelamente al bordo, alla distanza di 10 cm (fig. 157).
Il tendicorda (legno duro 6 mm) ha 6 fori da i mm nella parte larga e 2 fori da 2 mm nella parte stretta (fig. 163). Una corda (meglio di budello), lunga 12 cm circa, legata ad un pirolo incollato in un foro da 6 mm praticato esattamente nel centro della parete di fondo, serve per tenere il tendicorda quando avremo sistemato le corde, che saranno infilate nei fori e trattenute dai noduli terminali.
Un altro tipo di tendicorda che elimina uno dei ponti è illustrato nella figura 164. Risulta essere ricavato da un profilato di ottone (ad angolo, 1 x 10 x 10 mm), nel quale pratichiamo sei tagli per la profondità di 4 mm, distanziati 10 mm, e due fori da 3 mm per le viti di fissaggio. Un listello U serve come base ed è incollato a circa 4 cm di distanza dall’apertura; in corrispondenza, incolliamo all’interno della cassa un’assicella di legno compensato 5 mm (20 x 65 mm). Avvitiamo poi il tendicorda con due viti 3 x 15 sul listello U. Le corde s’infilano lateralmente nei tagli.
Acquistiamo ora nel negozio specializzato le sei corde e montiamo per prima la corda del « mi », fissandone l’estremità col rigonfiamento come detto prima ed infilando l’altro capo nel primo cavicchio. Giriamo poi il cavicchio alcune volte e tendiamo la corda fino a quando, pizzicata, dia il tono di base « mi ». A questo punto occorre fissare i ponticelli (fig. 157) che permettono di ridurre la parte vibrante di ogni corda, in modo da poter ottenere i 12 semitoni dell’ottava; questi ponticelli, in numero di 12, sono listelli triangolari lunghi 60 mm e dai lati progressivamente crescenti (da 3 a 7 mm). Il primo ponticello a partire dal ponte superiore è il più sottile e si trova a circa 2 cm di distanza; troveremo il punto esatto spostandolo un po’ in alto ed in basso, provando dove la corda pizzicata dia esattamente il semitono superiore. Segnato il punto esatto, continuiamo col secondo ponticello, e così via, finché avremo trovato l’esatta posizione di tutti i listelli, che potranno poi essere incollati. Possiamo ora montare le altre corde ed accordarle ciascuna sul proprio tono base (fig. 165). Fissiamo ancora una cinghia sotto la cavicchiera e nel centro della paretina di fondo, e la balalaica è pronta.