In questa guida spieghiamo come costruire un piccolo tiro a segno. Qui ne descriveremo uno semplice, adatto anche per l’uso con fucili ad aria compressa o con pistole a proiettili aderenti. Il tiro a segno può essere messo sul pavimento o su un mobile (sedia, tavolo), è provvisto di figure ribaltabili e segnala i « centri » fatti.
Per la costruzione ci servono: una cassa di legno, di dimensioni 30 x 30 x 60 cm circa, una tavola di masonite (60 x 100 cm, spessore 5-6 mm), tavole e listelli di legno, cernierine di metallo.
Prima del montaggio, che avviene come risulta dalla figura 98, ritagliamo dalla tavola di masonite un foro circolare (3,5 cm di diametro); la stessa tavola viene inoltre rinforzata con due listelli 2 x 4 cm inchiodati sui bordi dei lati maggiori. Non è molto facile praticare il foro circolare: con la sega a traforo non arriviamo fino al centro della tavola, e dobbiamo perciò usare un seghetto a manico, oppure segnare il contorno con tanti fori trapanati e togliere poi il dischetto con un colpo secco. Fissiamo poi la tavola alla cassa mediante viti e bulloncini; inchiodiamo sulla stessa cassa il ponte (tre liste di legno larghe 10 cm). Sia sul bordo anteriore della cassa che sul ponte, fissiamo le figure ribaltabili, con cernierine di ottone, in modo tale che possano cadere indietro se colpite (fig. 99). Le figure, non più alte di 15 cm, sono di legno (1-1,5 cm di spessore) e dipinte sul davanti; possono essere completamente sagomate, soltanto tra i piedi deve rimanere una striscia di congiunzione.
Le figure 101-105 illustrano la costruzione dell’impianto di segnalazione per i « centri ». Un listello di legno (2) (6 x 15 mm di sezione, 36 cm di lunghezza) si muove entro due cavallotti (4) di lamiera, rasentando il foro circolare. Il dischetto (1) è fissato sulla tavola mediante la linguetta (6); l’altra estremità della linguetta è piegata due volte ad angolo retto e forata. Il listello (2) è inoltre provvisto di un gancio (5) e di un chiodino per l’elastico (7). In posizione normale, il dischetto si trova nel foro circolare della tavola e la parte angolata dell’uncino (5) si trova nel foro della linguetta; facendo « centro », il dischetto (1) si sposta, liberando l’uncino (5), ed il listello — tirato dall’elastico — si alza di scatto fino al punto dove il medesimo uncino (5) viene a battere contro il fermo costituito dal cavallotto (4) superiore. L’ometto (3) appare sopra il bordo del tiro a segno (fig. 105).
Questo il funzionamento. Per costruire l’impianto, tagliamo il dischetto (1) in modo che abbia un diametro di circa 1 mm inferiore a quello del foro della tavola. Tagliamo, pieghiamo e foriamo la linguetta (6) ed inchiodiamola sul dischetto (i). Poi fabbrichiamo il listello (2), l’ometto (3) (in legno compensato sottile) ed i cavallotti (4) (in lamierino). L’uncino (5) (se non lo troviamo già fatto e provvisto di filettatura) lo possiamo ricavare da un chiodo di 2 mm di diametro e 40 mm di lunghezza, fissato nell’esatto punto del listello, decapitato e piegato ad angolo con la pinza. Inchiodiamo l’ometto sul listello e presentiamo quest’ultimo sul retro del bersaglio, nella posizione di riposo e l’uncino entra nel foro della linguetta (6); inchiodiamo ora i due cavallotti (4) nelle posizioni che risultano dalla figura 101. Fissiamo l’elastico con due chiodi. Tutto il meccanismo deve ora scattare con un leggero colpo, dal davanti del bersaglio, sul dischetto (1). Pieghiamo ancora l’estremità della linguetta (6) a mo’ di invito per l’uncino (5) (fig. 102), per permettere che l’uncino rientri nel foro semplicemente abbassando col dito l’ometto (3).
Un ultimo perfezionamento, necessario quando la linguetta non è fatta di lamiera elastica (da molla): un ponticello di legno o di lamiera, fissato sopra il dischetto (1), per impedire che in seguito al colpo ricevuto si sposti troppo indietro e incurvi la linguetta, il ponticello non è disegnato nella figura.